giovedì 7 aprile 2011

Sull’arbitraggio…

Come promesso ecco qualche dritta..
Innanzitutto abbiamo due tipologie di shiai: HIPPON-SHOBU e SANBON-SHOBU. Si segue la regola di hippon-shobu nel caso basti un solo hippon per aggiudicarsi l’incontro, mentre sarà sanbon-shobu quando si andrà al meglio di tre punti, ovvero vincerà il primo che ottiene due hippon. Ovviamente nel caso in cui uno shiai-sha si aggiudichi un solo hippon nel tempo stabilito, vincerà comunque l’incontro.
Ad ogni incontro partecipano tre arbitri che si disporranno ai lati dello shiai-jo in modo da formare un triangolo isoscele: questa figura deve essere mantenuta per tutta la durata dell’arbitraggio ed è quella ideale affinché gli arbitri abbiano una buona visuale su quello che accade tra i contendenti. Ogni arbitro avrà due bandierine, bianca e rossa, in riferimento al nastrino che ciascun atleta avrà sulla schiena. Gli arbitri dovranno mantenere un atteggiamento composto e concentrato per tutta la durata dello shiai.
L’arbitro centrale è quello che “dirige” l’incontro: ha il compito di dare i comandi, segnalare irregolarità, fermare l’incontro, se è necessario, proclamare vittoria o pareggio etc.
Compito degli arbitri è quindi quello di individuare yuko-datotsu (colpo valido) e di coordinare l’incontro in modo tale che tutto si svolga in modo corretto ed in sicurezza.
Vediamo i comandi principali ed i rispettivi movimenti dell’arbitro centrale:
  1. Inizio dello shiai o ripresa dopo un’interruzione: HAJIME → mantere le braccia ai lati del corpo
  2. Interruzione dello shiai: YAME→ sollevare entrambe le braccia verticalmente parallele ai lati del capo
  3. Decisione di yuko-datotsu: MEN- o KOTE- o DO- o TSUKI- + -ARI → sollevare la bandierina diagonalmente verso l’alto (quella del colore corrispondente a chi ha eseguito yuko-datotsu)
  4. Ripresa dello shiai dopo aver assegnato il primo punto→ NIHON-ME→ mantenere le braccia ai lati del corpo
  5. Ripresa dello shiai quando i due contendenti sono pari (hanno un hippon ciascuno)→ SHOBU→ mantenere le braccia ai lati del corpo
  6. Fine dell’incontro con vittoria di uno dei due: SHOBU-ARI→ sollevare la bandierina del colore del vincitore
  7. Fine dell’incontro con pareggio: HIKIWAKE→ incrociare le bandierine di fronte alla fronte
  8. WAKARE: si da il comando quando i due shiai-sha sono da troppo tempo in tsuba-zeriai affinché riprendano la distanza→ sollevare le bandierine dritte davanti parallele al pavimento
  9. HANSOKU – KAI: quando si da una penalità. Nel caso sia la prima, il comando sarà HANSOKU HI-KAI, nel caso in cui sia la seconda sarà HANSOKU NI-KAI→ in entrambe le situazioni si alzerà diagonalmente, a lato del corpo, la bandierina di chi ha commesso la penalità. Dopo la seconda penalità viene dato hippon all’altro e il comando sarà HIPPON-ARI
  10. GOGI: quando gli arbitri si riuniscono per un consulto→ sollevare entrambe le bandierine con la mano destra sopra la testa
Affinchè venga assegnato un hippon è necessario che ci sia la maggioranza degli arbitri concordi, ma possono comunicare tra loro durante l’incontro nel caso ci siano dei dubbi:
  1. Negazione di yuko-datotsu→ l’arbitro agiterà le bandierine incrociandole verso il basso
  2. Astensione dalla decisione di giudizio→ mantenere le bandierine incrociate verso il basso
  3. Torikeshi di yuko-datotsu, cioè quando gli arbitri decidono di togliere un punto→ l’arbitro agiterà le bandierine incrociandole verso il basso
Per tutto il resto ci vuole pratica, allenamento, impegno e pazienza. Arbitrare credo sia tra le cose più complesse, ma solo con la pratica e con un atteggiamento estremamente sincero si può fare esperienza. Un buon arbitraggio è il risulato anche di un buono shiai: più gli shiai-sha praticheranno in modo corretto e più gli arbitri saranno agevolati nel loro compito.


1 commento:

  1. Vanni e Laura avete capito?!!!
    Cercate di applicarvi!!
    Sabato un altro arbitraggio dimostriamo che abbiamo studiato...

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