giovedì 30 giugno 2011

22/23/24 luglio - Seminario con maestri Kanzaki Hiroshi e Satoko


Lo stage sarà a Brescia! Possiamo organizzarci per fare un paio di macchinate per il sabato ed eventualmente per la domenica. Sarebbe bello riuscire a fare entrambe le giornate. I dettagli non sono ancora su sito cik..appena ci saranno pubblicherò il link. Per ora accontentatevi della locandina!
Cominciate a farci un pensierino!

BU TOKU MU KYO - 武徳無境 - SUMMER KENDO SEMINAR

Come promesso ecco i dettagli dello stage che ci sarà quest'estate a Trento c/o la Palestra della Scuola Elementare di Bedollo, Via Giacomo Bresadola, Bedollo (TN).

Ci saranno i seguenti maestri:
KATSUHIKO TANI - Kyoshi 8° Dan, TAKESHI USHIODA - Kyoshi 7° Dan, NOBUYOSHI NEGISHI - Renshi 7° Dan e LIVIO LANCINI - Renshi 7° Dan



Giorni ed orari della pratica:
Mercoledì 17/08: 17.00 ~ 19.00
Giovedì 18/08: 10.00 ~ 12:00 / 16.30 ~ 18.30
Venerdì 19/08: 10.00 ~ 12:00 / 16.30 ~ 18.30
Sabato 20/08: 10.00 ~ 12:00 / 16.30 ~ 18.30  (a seguire Sayonara Party)
Domenica 21/08: 10.00 ~ 12:00

Costi:
1 giorno: 35€
2 giorni: 60€
Intero seminario: 100€ - Week-end (Frid-Sat-Sun): 75€
Sayonara party: 30€

Ne vale la pena!! 
Sono indicati anche alcuni posti consigliati dove alloggiare..se qualcuno è interessato mi faccia sapere!

giovedì 23 giugno 2011

KEN NO MICHI - Ichiro Yano - Kendo Hanshi 8° Dan

L’arte del Kendō
Il Kendō, diversamente dagli altri sport, richiede poca forza fisica. Quindi, nel praticare Kendō,  poco importa essere grandi o piccoli, robusti o delicati. Neanche l’età ha grande importanza perché ci si può allenare dai cinque anni fino ai settanta ed ottanta. Perciò si può continuare a praticare il Kendō per tutta la vita. Quello cui va data maggiore importanza è che sviluppa la mente più che il corpo. Non è questo un aspetto davvero singolare? Allenamenti e combattimenti, come se ne vedono in ogni Dōjō, e che sono indispensabili per apprendere e perfezionarsi in questa arte marziale, come pure per rinforzare il corpo, dovrebbero essere considerati, dopo tutto, come mezzi necessari, ma non come lo scopo principale. Riflettendo su questi suoi aspetti si può ben dire che il Kendō, specialmente oggigiorno, giovi largamente ed efficacemente a rinvigorire e ristorare il popolo giapponese. Personalmente ritengo che il Kendō sia la migliore medicina per la salute del corpo e della mente. «Quali sono i veri pregi del Kendō?» E’ questa una domanda che mi viene posta di frequente. Anche se la mia risposta può suonare troppo dogmatica, mi sono fatto un dovere di dare la seguente spiegazione a quanti non conoscono sufficientemente il Kendō. Ogni bambino che pratichi il Kendō può giungere a possedere questi pregi:
  1. apprendere le buone maniere;
  2. sviluppare il potere spirituale di saper fronteggiare chiunque e qualunque cosa lealmente e senza esitazioni;
  3. acquisire naturalmente la presenza di spirito che consente di non subire turbamenti o eccitazioni da qualsiasi avvenimento;
  4. sviluppare sufficientemente capacità di azione tempestiva e risoluto giudizio quando le circostanze lo richiedano.
Queste qualità possono essere conseguite da chiunque si alleni con costanza e fermezza. A questo proposito è mia abitudine di introdurre quattro parole che riassumono quelle qualità : rei (buone maniere), choku (franchezza), sei (imperturbabilità), soku (rapidità). Chi sia munito di queste quattro virtù non si darà mai per vinto, ma vivrà felicemente anche nelle condizioni più avverse. C’è un solo metodo per praticare e conoscere a fondo l’arte del Kendō. Insegnare a se stessi attraverso la propria esperienza sia fisica che mentale. «Fatelo da voi e imparate» dice un vecchio adagio. E’ un’arte che va studiata mentre la si pratica. In breve il metodo fondamentale per apprendere l’arte del Kendō è praticarla, cioè imparare con il corpo. I principianti sono allenati fisicamente perché si rendano padroni delle tecniche del Kendō. Dopo qualche tempo si volgeranno gradualmente ad un allenamento mentale così che andando avanti con gli anni si impegneranno per lo più ad esercitare lo spirito. Il rapporto fra allenamento fisico e mentale per un principiante sarà di 90 e 10 per cento, nella mezza età 50 e 50 e nell’età avanzata 20 e 80. Questa è la corretta pratica di allenamento. Se ne deduce che è necessario continuare ad esercitarsi per tutta la durata della vita. Questo è il principio di base per apprendere il Kendō. Scopo fondamentale del Kendō è, senza dubbio, quello di coltivare un potere di osservazione tale che giunga alla vera essenza delle cose. Suscitare, cioè, nella mente la facoltà di analizzare accuratamente la reale sostanza ovvero lo status proprio di ogni cosa. Fine ultimo, ma anche estremamente difficile da raggiungere è, poi, quello di acquistare la capacità di conoscere e penetrare la nostra propria realtà.
Quando uno studioso di Kendō raggiunge questo stadio non ha più né ego né presunzione alcuna. Si trova in una posi-zione da cui può esaminare se stesso con la stessa imparziale correttezza con cui considera gli altri. Questa è la vera Mecca per i pellegrini del Kendō. E’ uno stadio mentale che viene indicato come muga no kyochi (stato di non ego) e come meikyo-shisui no kyochi (stadio in cui la mente è lucida e chiara come uno specchio senza macchia o come acqua immobile) ed anche fudo shin (mente immobile). Tutte queste espressioni si riferiscono ad un identico stato mentale. Quelli che lo hanno raggiunto sono detti tatsu-jin (uomini realizzati/perfetti) uomini dai quali è impossibile avere opinioni errate o incomplete.
Fin dai tempi antichi gli insegnanti di Kendō puntualizzavano quattro mali (shi-aku) che bisognava combattere e soggiogare - kyo (sorpresa), ku (paura), gi (dubbio), waku (incertezza/perplessità). Veniva anche insegnato come bisognasse guardarsi dall’ostacolare la mente ovvero renderla schiava di alcunché (shi-shin) perché la mente è frenata nel suo progresso dalla volontà e dai sentimenti.
Le persone presuntuose o avide sono generalmente sconfitte e non possono mai divenire tatsu-jin. Però, come costoro vengono continuamente sconfitti, la loro presunzione viene meno ed essi gradualmente apprendono ad esaminare sé stessi oggettivamente fino a far scomparire ogni traccia di egoismo così da giungere alla calma della mente totalmente purificata come uno specchio senza nubi. Quanto si è detto spiega l’esistenza di espressioni quali seichu-do, movimento in tranquillità e fudo-shin, mente immobile, che non è influenzata da alcun potere esterno. In conclusione si ritiene che l’arte del Kendō renda la mente calma, serena, normale. Su questo punto dunque Zen e Kendō si propongono lo stesso identico scopo come viene affermato da un antico detto ken-zen-ichi (Kendō e Zen sono d’accordo).

mercoledì 22 giugno 2011

Il significato delle pieghe dell'hakama

Ognuna delle pieghe dell'hakama, la gonna pantalone che compone la divisa di noi kendoka, ha un profondo significato legato ai precetti base del bushido, la via del guerriero.



Giustizia: GI
"Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri.
Credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso.
Non devi avere incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato".

Rispetto: REI
"Non hai motivi per comportarsi in modo sgarbato. Non hai bisogno di provare la tua forza. Devi essere gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto un uomo è poco più che un animale. La vera forza diventa evidente solo nelle situazioni di difficoltà. Sii rispettato non solo per la sua forza, ma anche per il modo in cui interagisci con gli altri uomini".

Coraggio: YUU
"Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire.
Nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere.Devi  essere coraggioso.
Ciò è rischioso, è pericoloso, ma significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso.
Il coraggio non è cieco, ma intelligente e forte".

Onore: MEIYO
"Vi è un solo giudice dell'onore: te stesso.
Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà.
Non puoi nasconderti da te stesso".

Compassione: JIN
"L'intenso addestramento ti rende forte, svelto e diverso dagli altri. Con ciò acquisisci un potere che deve essere utilizzato per il bene comune.
Devi essere compassionevole. Cogli ogni opportunità di essere d'aiuto ai tuoi simili, se l'opportunità non si presenta fai di tutto per trovarne una".

Sincerità: MAKOTO
"Quando esprimi l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta.
Nulla ti impedirà di portare a termine l'intenzione espressa.
Non hai bisogno di "dare la parola", né di promettere: parlare e agire sono la medesima azione".

Lealtà: CHUU
"Compiere un'azione o esprimere un pensiero equivale a diventarne il proprietario: te ne assumi la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue.
Devi essere immensamente leale verso coloro di cui ti prendi cura, e restare fieramente fedele a coloro di cui sei responsabile".

giovedì 16 giugno 2011

SABATO 09 LUGLIO 2011

Sabato 09 luglio 2011 vorremmo provare ad organizzare un allenamento con un po' di ospiti degli altri dojo..niente di speciale, solo un paio d'ore di buon kendo in compagnia! Speriamo che qualcuno accetti il nostro invito e venga a trovarci!!
Ci sono aggiornamenti nella pagina degli appuntamenti!

giovedì 9 giugno 2011

E' ufficiale...

Cari kendoka, ce l'abbiamo fatta!!
Da oggi siamo ufficialmente JIN SEI KAN VARESE
Adesso dobbiamo farci conoscere!!!!
Credo che sia molto importante quello che abbiamo cominciato a costruire e sono certa che, tutti insieme, otterremo degli ottimi risulati!!


  館