Kendo

Kendo tradotto letteralmente significa "Via della spada".
Il Kendo è una sorta di scherma con la spada, nata in Giappone, in cui, ai fini dell'allenamento, si è sostituita la spada autentica (KATANA) con lo SHINAI, una sorta di bastone composto da quattro stecche di bambù tenute insieme da parti accessorie di cuoio. La sua peculiarità è che l'arma è tenuta di solito con due mani. E' un'arte marziale di origini molto antiche, codificato nella forma attuale durante l'era Meiji (1868-1911).
Si può denominare, secondo termini moderni, una disciplina "etico-sportiva", in cui cioè l'aspetto agonistico non è prioritario, bensì subordinato a principi etici quali rispetto, cortesia, lealtà, correttezza, e filosofici attraverso lo stretto legame con lo ZEN.
Citando infine l'ideale del Kendo definito dalla ZEN NIPPON KENDO RENMEI possiamo dire che il Kendo "è una via per la formazione dell'essere umano, attraverso la pratica e lo studio dei principi della spada giapponese".

Le tecniche del Kendo quali noi le conosciamo oggi risalgono agli antichi metodi del KEN-JUTSU, o combattimento con la spada. I guerrieri giapponesi attribuivano un'importanza capitale al maneggio delle armi; esse erano un mezzo per servire e difendere l'onore del loro signore o del loro Maestro.

Le tecniche del KEN-JUTSU comportavano diversi fendenti e stoccate miranti ad abbattere l'avversario il più rapidamente possibile.  Attraverso un'evoluzione morale e filosofica, questa disciplina, da cruda e spietata tecnica per uccidere, è diventata il Kendo, una Via per la ricerca di se stessi oltre che un'ottima attività fisica per lo sviluppo dell'energia (KI) dell'individuo.

Assistendo al duello tra due Maestri si può restare impressionati nel vedere che il loro combattimento non è fatica fisica ma confronto tra cuore e cuore, tra spirito e spirito.